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4. La "Florula degli uliveti"

Ambiente > L'assetto vegetazionale e la flora spontanea di un angolo di Riviera


....4. LA "FLORULA DEGLI ULIVETI".

.....Gli ambienti e i tipi di vegetazione spontanea fin qui accennati costituiscono soltanto una parte del patrimonio botanico che il Comprensorio Dianese può vantare; non si possono ignorare infatti le colture praticate più o meno intensamente, che hanno avuto e, in alcuni casi, hanno tuttora un'importanza rimarchevole per l'economia locale. La forma vegetale che da secoli detiene il primato della diffusione, conferendo all'ambiente un'impronta inconfondibile per le tonalità verdi-argentee delle chiome in perenne mutazione per l'azione della brezza onnipresente, è l'Ulivo. Non si tratta qui di questa pianta, essendo questa sede deputata ad altro; la si assume invece come specie guida di una zona uniforme climaticamente e nella composizione floristica, dove prospera una cospicua varietà di specie, che i botanici sono soliti raggruppare sotto la denominazione di "florula degli uliveti"; altre specie interessanti inoltre si ritrovano in aree dove tale coltura di fatto non è presente, ma che per la loro ubicazione possono definirsi "zona dell'Ulivo" in senso lato.
.....Negli angoli più riparati dei terrazzamenti ulivati si incontrano anche in pieno inverno frequenti macchie di Violette (Viola odorata, L.). Dai primi mesi dell'anno poi è un continuo mutare dei colori, per lo sbocciare di fiori che si alternano fino all'estate, per rifiorire, in taluni casi, ancora in autunno. In primavera crescono soffici tappeti di Gerani selvatici e di Nontiscordardime (Myosotis scorpioides, L.), i Muscari (Muscari racemosum, (L.) Medik, e Muscari neglectum, Guss. ex Ten.), il curioso Arisaro comune, (Arisarium vulgare, Targ.-Tozz.), il Gigaro o Calla selvatica, (Arum italicum, Miller), diversi Ranuncoli (Ranunculus acris, L.; Ranunculus ficaria, L.; Ranunculus aconitifolius, L.; Ranunculus arvensis, L.; e altri), gli invadenti Aglio napoletano (Allium neapolitanum, Cyr) e Acetosella gialla (Oxalis pes-caprae, L. 1753), e ancora Tarassachi (Taraxacum officinale, Weber ex F. H. Wigg. 1780), la Falsa ortica (Lamium purpureum, L.), Ellebori, Piselli odorosi (Lathyrus occidentalis, (Fisch. Et Mey.) Fritsch; Lathyrus cicera, L.; Lathyrus silvestris, L.), aromatiche Melisse (Melissa officinalis, L.), Mentastri (Pulicaria dysenterica, (L.) Bernh.), Mentucce (Calamintha sylvatica, Bromf.), Borragini (Borago officinalis, L.), Malve (Malva sylvestris, L. 1753), la Pulmonaria (Pulmonaria officinalis, L.), la Lunaria (Lunaria annua, L.), il Lino selvatico (Linum bienne, Miller), antenato preistorico del Lino coltivato, la Cicoria comune (Cicoria intybus, L. 1753), la Linaria comune (Linaria vulgaris, Miller), la Silene bianca e la congenere Erba del cucco o Ciocche (Silene alba (Miller) Krause, e Silene vulgaris, (Moench) Garcke), la Viperina (Echium vulgare, L.), il Tordylium (Tordylium apulum, L.) e il Latte di gallina (Ornithogalum umbellatum, L.).
.....E' sporadico invece il ritrovamento di qualche esemplare di Rocchetta, (Tulipa clusiana, Vent.), un tulipano originario della Siria e della Persia, naturalizzato in parecchi luoghi dell'Italia centro-settentrionale, dalla Liguria alla Toscana e alle Marche. Nell'Ottocento esso era segnalato come frequente nei nostri uliveti; in seguito, forse per l'uso diffuso di concimi e agenti chimici, è praticamente scomparso ovunque. Non è così nell'area da noi considerata, dove ancora in questa stagione è stato visto allo stato spontaneo sia nella Valle del Cervo che in quella del Torrente Varcavello.
.....Negli interstizi dei muri in pietra che delimitano gli antichi sentieri, anche all'interno dei vecchio borghi, in siti poco esposti all'irradiazione solare, radicano le pianticelle di Ombelico di Venere (Umbilicus rupestris, (Salisb.) Dandy) e di Erba ruggine (Ceterach officinarum, DC.), una felce originale che è riuscita ad adattarsi a queste condizioni insolite. Esse spesso sono accompagnate da invadenti ciuffi di Gamba rossa o Parietaria (Parietaria officinalis, L.), apprezzata da molti per le sue proprietà curative, e da scenografici cespugli di Cappero (Capparis spinosa, L), dai grandi fiori bianchi, che raccolti in bocciolo e posti sotto sale o aceto vengono utilizzati in gastronomia (ma in ambito locale la produzione è limitata per il mero soddisfacimento dell'uso famigliare).
.....In questi stessi ambienti può capitare di trovare ancora dei Giaggioli bianchi e blu (Iris chamaeiris, Bertol.), un tempo onnipresenti, la Saponaria (Saponaria officinalis, L.) e nutrite colonie di Acanto, (Acanthus mollis, L.). Sicuramente si incontrerà il profumato Narciso (Narcissus tazetta, L.), che compare nelle zone più riparate e soleggiate ai margini di orti e giardini già in inizio inverno e poi si diffonde un po' ovunque.
.....Nelle radure delle zone ulivate in inizio primavera sboccia il Fior stella (Anemone hortensis, L.), specie oggi oggetto di coltura con diverse forme e colori, che anticipa la comparsa di gran parte delle altre specie già segnalate. Tra quelle comuni anche ad altri ambienti ricordiamo alcune specie di orchidee: la Barlia, l'Orchidea piramidale e gran parte delle ofridi già menzionate, col predominio assoluto della Fuciflora, la Serapia vomeracea, e ancora la Margherita, il Garofanino, il Rosolaccio, o papavero comune (Papaver rhoeas, L.), e qualche rado cespuglio del più appariscente Papavero setigero (Papaver setigerum, DC.).
.....Costituisce un esempio tipico del sottobosco ulivato è il Gladiolo (Gladiolus italicus, Miller, e Gladiolus communis, L.), detto qui "Maggiolino" per sottolineare il periodo della sua maggiore diffusione, ed è esclusivo di questo areale la Fanciullaccia (Nigella damascena, L.), curioso fiore bianco o ceruleo della famiglia delle Ranuncolacee, protetto da un involucro che richiama le zampe di un ragno.

Muscari.

Arisario.

Gigaro.

Favagello.

Aglio napoletano.

Tarassaco.

Falsa ortica purpurea.

Melissa.

Borragine.

Malva.

Pulmonaria.

Lunaria.

Lino selvatico.

Cicoria comune.

Linaria comune.

Silene bianca.

Erba del cucco o ciocche.

Viperina.

Tordylium.

Latte di gallina.

Rocchetta.

Ombelico di Venere.

Erba ruggine.

Parietaria.

Cappero.

Acanto.

Narciso tazzetta.

Gladiolo o Maggiolino.

Papavero.

Fanciullaccia.

Fior stella.

L'ASSETTO VEGETAZIONALE E LA FLORA
SPONTANEA DI UN ANGOLO DI RIVIERA.

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4. La "florula degli uliveti"
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